“Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto” (Gn 37,28).

“Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti” (Mt 21,43).

Anche se la divina provvidenza sa trarre il bene da ogni situazione, dobbiamo vigilare sul nostro cuore e sulle nostre opere, perché la seduzione del male potrebbe allontanarci da Dio.

“Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia” (Ger 17,7).

Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti” (Lc 16,25).

Se in superficie sono le ricchezze ad apparire fondamentali, nel profondo si comprende che è la fiducia in Dio a rendere felici. Ecco perché è necessario uno sguardo che si educhi ad andare oltre le apparenze.