“Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is 53,5).

“Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì” (Eb 5,8).

Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il capo, consegnò lo spirito (Gv 19,30).

La creazione si compie nel dono totale che il Signore Gesù fa di sé perché trasforma, con il dono del suo Spirito, tutto l’essere umano, anche i suoi lati più oscuri, in figlio di Dio.

“Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto” (Es 12,13).

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me” (1Cor 11,25).

“Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri” (Gv 13,14).

L’eucaristia rivela l’amore di Dio che salva e che genera persone capaci di amare.